Quali sono i sacri monti in Italia e sopratutto perché sono definiti sacri?

Mai sentito parlare dei Sacri Monti? Diciamo subito che si tratta di una tappa da visitare se si ha intenzione di praticare del turismo religioso e che, alla fin fine, questa dicitura non identifica soltanto un punto ben preciso del pianeta. Ma perché alcuni monti sono definiti sacri e sopratutto quali sono i sacri monti italiani? Per saperne un po’ di più sarà bene proseguire nella lettura.

Sacro Monte: di cosa si tratta?

Con la locuzione “Sacro Monte” si intende indicare un ambiente naturale caratterizzato da panorami e paesaggi di indiscutibile bellezza. Tale ambiente conserva il suo fascino anche perché scarsamente o per nulla popolato. Attenzione però: in questo caso si ha a che fare con alture inglobate all’interno di un percorso devozionale più o meno lungo. Non è raro trovare qui delle piccole architetture sacre, magari della cappelle, dei complessi monumentali, per esempio dei santuari, o dei piccoli segni di culto (croci, sculture a tema sacro, dipinti religiosi e così via). In questi luoghi infine vengono tradizionalmente svolti dei pellegrinaggi o ci si riunisce in particolari occasioni per professare il proprio credo religioso.

Riassumendo quindi i Sacri Monti sono dei complessi devozionali, solitamente collocati su un’altura e costellati di piccoli e grandi segni tangibili di una sensibilità religiosa ben delineata. Essi hanno una forte valenza spirituale soprattutto per i cristiani cattolici, tant’è vero che i soggetti sacri rappresentati lungo il tragitto sono perlopiù identificabili con la Madonna, Gesù ed i Santi ritratti durante episodi salienti della loro vita terrena. I Sacri Monti possono in qualche modo riproporre anche l’immagine della Nuova Gerusalemme: non è raro che lungo il tragitto si trovino infatti dei modellini in scala di alcuni edifici in cui si pensa che si siano verificati dei momenti della Passione di Cristo. Ora che hai saputo perché sono chiamati così, se come noi sei appassionato di tutti quegli articoli che spiegano i “perché”, non posso che consigliarti il sito interrogati.it, dove potrai soddisfare tantissime curiosità di ogni genere e tipo.

Cenni storici

I primi Sacri Monti di cui si abbia testimonianza, almeno per quanto riguarda l’Italia, nascono alla fine del ‘400 con lo scopo di offrire ai credenti che per qualsiasi ragione non potessero compiere dei pellegrinaggi in Terra Santa la possibilità di effettuare in patria questo genere di percorsi fideistici.

Successivamente si ritenne utile dare a tali luoghi anche un volto contemplativo: nascono così i primi Sacri Monti pensati per ricordare i momenti salienti del culto cattolico ed i Misteri enunciati nel Rosario, per mostrare venerazione nei riguardi di un dato santo e così via.

Inutile dire che al giorno d’oggi quelli che un tempo erano semplicemente considerati sentieri da pellegrinaggio sono diventati anche dei luoghi di indubbio valore storico-archeologico, artistico ed ovviamente naturalistico. Non è un caso che alcuni di essi siano stati inclusi dall’Unesco nell’elenco dei luoghi ritenuti Patrimonio dell’Umanità.

Sacri monti in Italia

Dicevamo poco prima che i Sacri Monti non corrispondono ad un punto ben preciso del pianeta, o meglio, essi sono individuabili su varie alture disseminate qui e là tra i vari paesi a maggioranza cattolica. Soltanto in Europa, a seguito di un conteggio tutto sommato abbastanza approssimativo, se ne sono individuati ben oltre 1800. In questa lista, tanto per dare una prima indicazione precisa a livello geografico, è stato inserito anche il Kalwaria Zebrzydowska (Polonia), uno dei Sacri Monti ormai tutelati dall’Unesco.

E per quanto riguarda l’Italia? Beh, inutile dire che in Italia ci sono tantissimi luoghi che rientrano a pieno titolo nella categoria dei Sacri Monti a cominciare da San Vivaldo di Montaione (Toscana), Sette Chiesette di Monselice (Veneto), dal Sacro Monte di Crea, dal Santuario della Madonna di San Luca (Emilia Romagna) e ovviamente dal Sacro Monte di Ghiffa.

Particolarmente massiccia inoltre è la presenza di questo genere di percorsi sacri tra Piemonte e Lombardia. Essi, in molti casi, fanno parte della lista dei Sacri Monti tutelati dall’Unesco in quanto la bellezza paesaggistica di questi posti si fonde armonicamente con le architetture sacre qui innalzate. Inoltre sul percorso vengono in qualche modo esaltati una serie di valori spirituali da considerarsi universalmente positivi.

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