Impianto di irrigazione fai da te: come costruirne uno

Costruire un impianto di irrigazione grazie all’arte del fai da te è possibile ed anzi è anche relativamente semplice. Ve lo dimostreremo nelle poche righe che seguono…

Fase 1: la progettazione

Prima di mettersi all’opera è sempre bene riservare qualche tempo alla progettazione del proprio impianto di irrigazione. La prima cosa da definire è la disposizione dei pop-up, disposizione che ovviamente in larga parte dipenderà anche dalla grandezza e dalla forma del perimetro da irrigare.

Un altro elemento da tenere in considerazione è la potenza del getto d’acqua. Definiamone insomma la pressione ed anche la portata in modo da poter calcolare con precisione il numero di irrigatori da disporre nell’area interessata e quindi da acquistare.

In ultimo non si dimentichi di considerare anche l’entità dei consumi stimabile per ciascun irrigatore. Anche questa informazione servirà a stabilire quanti getti d’acqua prevedere nel giardino o nell’orto ed a meglio definire la loro collocazione nel campo.

Fase 2: procurarsi tutto l’occorrente

A questo punto bisogna passare alla ricerca della componentistica e degli attrezzi da bricolage necessari alla costruzione dell’impianto di irrigazione che sono davvero tanti.

Basta dare un’occhiata alla pagina https://www.esconti.it/giardinaggio-e-agricoltura per vedere quali sono gli attrezzi necessari: irrigatori, tubi per irrigazione, pompe in plastica per irrorazione, varia raccorderia, pistole per inaffiare, spruzzatori, innaffiatori, avvolgitubo, pompe, stantuffi, forche, pizziconi, scuretti, cariole e tanto altro.

Il primo pezzo da procurarsi, ponendo tra l’altro particolare attenzione alle sue caratteristiche, è senza dubbio la centralina, vale a dire il motore dell’intero sistema. La sua funzione è quella di attivare o disattivare l’impianto a proprio piacimento. In commercio esistono dei motori programmabili ed altri ad azione manuale. E’ chiaro che gli amanti della comodità e della tecnologia propenderanno per la prima soluzione…

E’ poi necessario selezionare delle elettrovalvole per l’irrigazione. In genere alimentate elettricamente, esse funzionano aprendo e chiudendo il sistema.

Seguono quindi gli irrigatori detti anche pop-up. Grazie all’azione dell’acqua ed alla sua pressione, questi marchingegni saranno meccanicamente costretti a sollevarsi ed a irrigare le zone limitrofe. Prima di mettere mano al portafogli è bene sapere però che in commercio esistono prodotti statici adatti più che altro a superfici medio-piccole o dinamici da utilizzare soltanto nel caso in cui si abbia necessità di annaffiare grandi distese erbose.

E’ ovvio che non porre in relazione la tipologia degli irrigatori con l’estensione del prato, determinerà un cattivo funzionamento dell’impianto. Questa affermazione va intesa più a livello pratico che a livello meccanico. Il sistema verrà regolarmente attivato, ma i pop-up in caso di scelta sbagliata non saranno in grado di dare alle piante tutta l’acqua necessaria o ne erogheranno quantità eccessive causando danni al giardino. Servono infine anche dei tubi e dei raccordi in plastica da utilizzare per l’irrigazione.

Fase 3: la costruzione

Ed eccoci finalmente al momento della costruzione dell’impianto di irrigazione. Il primo passo da compiere è quello di collocare i pop-up nelle sedi prestabilite in fase di progettazione. Una buona idea è quella di iniziare a disporli partendo da uno degli angoli del giardino visto che sicuramente sono queste le zone che creeranno un maggior numero di problemi. Successivamente si procederà lavorando sui lati. In questa fase, come del resto si sarà già previsto durante la progettazione, si dovrà tenere conto del fatto che i getti degli irrigatori debbano incrociarsi in modo che nel giardino non restino mai degli spazi scoperti. Per lo stesso principio quando si avrà a che fare con superfici particolarmente estese sarà meglio dividere il campo per sezioni in modo da operare in maniera ordinata e rendersi meglio conto di dove piazzare gli irrigatori.

Una volta individuate le rispettive posizioni, si proceda scavando gli alloggi: la buca non dovrà essere più profonda di 20cm. A questo punto si interrino i tubi tagliandoli leggermente in prossimità di eventuali curve, quindi si proceda collegando tutti i raccordi ai vari irrigatori che verranno a loro volta connessi tra loro. Ecco fatto!