Autovelox, il Tribunale ribalta tutto: in questo caso puoi annullare la multa

Esiste la concreta possibilità di annullare la multa stradale rilevata con l’autovelox. Quali i casi a favore degli gli automobilisti.

Nella circolazione stradale una delle maggiori preoccupazioni degli automobilisti è incappare in un autovelox e subire una contravvenzione per eccesso di velocità. Questo apparecchio infatti è una delle strumentazioni elettroniche utilizzate per rilevare e misurare le velocità dei veicoli su strada.

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Autovelox, il Tribunale ribalta tutto: in questo caso puoi annullare la multa – sacromontedighiffa.it

L’uso di questo strumento è al centro di numerose polemiche. Il suo utilizzo è considerato da moltissimi automobilisti non un deterrente alle violazioni al codice della strada, ma soltanto uno strumento repressivo. Criticato anche il posizionamento dell’autovelox nei punti più vantaggiosi per gli enti locali, ma non individuabili dagli automobilisti con l’unico scopo di rimpinguare le casse dell’amministrazione locale.

Autovelox, le possibilità di annullare la sanzione

Resta il fatto che pur con diverse restrizioni recentemente introdotte è possibile sanzionare gli automobilisti, se la strumentazione elettronica rileva il superamento dei limiti di velocità oltre una determinata soglia di tolleranza.

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Autovelox, le possibilità di annullare la sanzione – sacromontedighiffa.it

Ma un altro fronte di polemica si è acceso con una recente sentenza del Tribunale di Pavia. La corte infatti ha accolto il ricorso di un automobilista e ha annullato ben 10 verbali per violazione dei limiti di velocità, risalenti al mese di aprile del 2023. In un primo momento l’automobilista in questione aveva presentato ricorso al Giudice di pace di Vigevano, ottenendo solo un annullamento parziale.

A questo punto l’automobilista presentava appello alla Corte del Tribunale di Pavia. I motivi del nuovo appello sono stati diversi: l’indeterminatezza del luogo di accertamento della violazione; i vizi nella comunicazione degli accertamenti; la questione della taratura dell’apparecchio. Ma soprattutto è stato contestato il fatto che la violazione era stata verificata da un apparecchio approvato, ma non omologato.

Questa circostanza, l’approvazione ma non l’omologazione degli apparecchi, è stata confermata dalla sentenza (numero 1144/2024) del Tribunale di Pavia. Il giudice ha fatto riferimento a un’ordinanza della Corte di Cassazione, la numero 10505 dell’aprile di quest’anno. Secondo la Cassazione i termini approvato e omologato non sono equipollenti, poiché si riferiscono a diversi fini dei procedimenti.

Quindi il Tribunale di Pavia ha riformulato la sentenza del Giudice di pace, annullando le contravvenzioni e inoltre ordinando all’amministrazione accertatrice di inviare i risultati del giudizio alla Motorizzazione civile con lo scopo di annullare il taglio dei punti della patente dell’automobilista.

Dunque non solo la sentenza ha annullato la sanzione di tipo pecuniario, ma anche la decurtazione dei punti della patente, pena accessoria per chi supera i limiti di velocità oltre una determinata soglia. In altre parole l’autovelox deve essere omologato per rappresentare la prova della violazione, in caso contrario un Tribunale può annullare i verbali.

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